Il colore nel design: intervista a Stefano Spessotto
Design e colore: abbiamo chiesto al designer Stefano Spessotto di parlarci di questo binomio, forte ma variabile. Perché anche il colore si progetta, come il design, ed è soggetto alle tendenze del momento e alle esigenze di un brand. Per le nuove collezioni Santalucia Mobili, Stefano Spessotto ha scelto colori desaturati, per creare composizioni “colorate”, ma non troppo, in cui le tonalità si armonizzano tra di loro e con il contesto. Ce lo ha spiegato lui stesso in questa intervista.
Qual è il ruolo del colore nel design?
Dipende molto dal progetto. Ci sono molti prodotti o realizzazioni dove il colore è una variabile necessariamente flessibile, perché la possibilità di attribuire qualsiasi colore al prodotto è un requisito di customizzazione ormai necessario. Alcuni prodotti, pochi in realtà, nascono per poter “indossare” solo colori ideali e vincolati. In termini generali direi che, pur vedendo una sorta di “rinascita”, il colore ha perso le connotazioni pop che poteva avere in passato. Sono pochi i colori puri (primari e secondari), la tendenza ai colori più pastellati o più neutri, verso il grigio per intenderci, nasce dalla versatilità richiesta ai prodotti. Con questi colori/non-colori gli abbinamenti risultano più facili, perché si allontanano dalle regole base del colore, la complementarietà ad esempio.
Come nasce una cartella colori per un brand o una collezione?
Per il prodotto ci sono delle indicazioni dettate dai ricorsi che “guidano” il designer o il direttore artistico. In linea di massima, comunque, la cartella colori nasce per “accompagnare”, quindi valorizzare i materiali principi di una collezione o di un prodotto, come legni, pietre naturali o metalli. Per il brand nasce da ciò che quel marchio desidera esprimere. Nell’ambito del lusso, ad esempio, difficilmente troveremo una cartella colori troppo estesa da creare confusione e difficilmente troveremo colori non desaturati. Questo proprio per garantire sempre e comunque una riconoscibilità di brand.
Per il brand Ikona di Santalucia Mobili si è parlato di colori desaturati, cosa si intende?
Si intendono non colori puri: non rosso, blu o giallo… questi sono i colori puri. Quando si parla di colori desaturati non si trattano nemmeno i secondari o terziari (arancio, viola, etc). Per esprimerci in maniera più semplice possiamo definirli come quei colori che hanno una forte componente al loro interno di nero, bianco o grigio.
La personalizzazione è un tema importante per Santalucia Mobili: dare ai clienti la possibilità di creare i propri ambienti, ma allo stesso tempo guidarli nella scelta corretta di colori e finiture. Esistono regole per abbinare i colori tra di loro?
Nello specifico, l’attenta scelta dei colori inseriti in cartella consente di creare composizioni anche “colorate” senza rischiare effetti sgradevoli, proprio perché tutte le tinte si armonizzano facilmente. Mi sentirei di suggerire l’utilizzo dei veri neutri (grigi) o dei legni per le superfici più ampie intervenendo con il colore solo su alcuni dettagli. Eviterei anche di inserire più di 3 tinte, tra neutre e colorate, nella stessa composizione. Di grande aiuto è anche andare in accordo tonale con il pavimento.
Qualche anticipazione sulle prossime tendenze colore?
Credo che individuare le prossime tendenze cromatiche sia un po’ come fare le previsioni climatiche per il prossimo anno. Non penso che nel 2019 ci saranno grandi stravolgimenti nel settore dell’arredamento anche perché, al di là di ogni speculazione, mi sentirei di affermare che più che di “tendenza colore” dovremmo parlare di “tendenza di abbinamenti di colore”. Un esempio per tutti: blu e nero sono colori sempre esistiti, mai vecchi… mai nuovi. Non si abbinavano mai, storicamente nell’ambito sartoriale era quasi un’eresia! Oggi è un abbinamento possibile e spesso gradito. Ad ogni modo, per rispondere alla domanda, “prevedo” che, pur non amandolo, ci sarà un importante ritorno del rosso in molte sfumature… aggiungerei che spero anche di essere smentito.