La Pordenone Design Week 2021 con Santalucia Mobili
Dall’8 al 12 marzo, Santalucia Mobili ha preso parte alla X° edizione della Pordenone Design Week. Per il secondo anno consecutivo l’evento, prezioso ponte che mette in comunicazione il mondo formativo della scuola e quello imprenditoriale delle aziende del territorio, si è svolto attraverso un format tutto digitale, in risposta alle esigenze del periodo.
In questo articolo vi raccontiamo una settimana di design e creatività, attraverso la voce dei protagonisti: ragazzi, tutor e professori dell’Università ISIA di Pordenone (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche), che hanno lavorato allo sviluppo del tema legato alla fluidità degli spazi e degli arredi da noi proposto, traducendolo in progetti per complementi polifunzionali ed ecosostenibili.
La Pordenone Design Week secondo gli studenti
Al termine dell’ultima giornata d’evento, dopo che i vari gruppi di lavoro composti da studenti provenienti da diversi anni hanno presentato i progetti elaborati per Santalucia Mobili, si è creato un interessante momento di confronto durante il quale abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarci la loro esperienza a contatto con la nostra realtà aziendale.
La Pordenone Design Week è un’occasione di formazione a 360° per voi studenti, vi permette di entrare a stretto contatto con il mondo del lavoro. Come è stato l’incontro con Santalucia Mobili?
Daniele G. “Per me è stata una bella esperienza, anche perché non mi è mai capitato di lavorare nell’ambito arredo durante il mio percorso di studi e quindi è stata anche una nuova sfida.”
Anna C. “Anche per me è stato piacevole e divertente, inoltre è anche la prima volta che partecipo alla Design Week.”
Pordenone Design Week è fare squadra. Quanto conta il lavoro di gruppo nella realizzazione di un progetto di design? E come è stato lavorare a distanza?
Sara G. “Per la Design Week è fondamentale il lavoro di gruppo, soprattutto perché in poco tempo bisogna portare a termine un progetto. Essendo i gruppi di lavoro misti, con studenti dal primo al terzo anno, ci si completa e aiuta a vicenda; insomma c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti per portare a termine un progetto.”
Camilla C. “Per quanto riguarda il lavoro a distanza, secondo me, è più complesso, non è la stessa cosa che svolgerlo in presenza. Io sono al secondo anno e purtroppo non ho mai partecipato all’evento in presenza, ma immagino che sia più stimolante entrare in contatto diretto con le persone. Comunque mi è piaciuta l’esperienza a distanza, anche se sicuramente ha le sue difficoltà.”
La Pordenone Design Week secondo professori e tutor
Abbiamo cercato di capire con i professori e i tutor come è percepito questo nuovo approccio digitale dell’evento e li abbiamo interrogati su quale futuro avrà il design.
La Pordenone Design Week quest’anno ha debuttato ancora una volta con un format digitale, in linea con le esigenze di questo periodo che ha spinto a rivedere le modalità di organizzazione degli eventi. Come è cambiata con questo nuovo approccio?
Prof.ssa Patrizia Bertolini “Le difficoltà ovviamente ci sono e per quanto riguarda noi, il problema è la coordinazione: mettere insieme persone che sono fisicamente lontane vuol dire comunicare in un certo modo e quindi cambiano la comunicazione e l’organizzazione. L’aspetto più difficoltoso è non poter osservare i ragazzi al lavoro, cioè non entrare in contatto diretto con il gruppo, e vedere i disegni e gli schizzi solamente attraverso un monitor. Una percezione completamente diversa e sterile rispetto alle attività in presenza. È dura, però in qualche modo funziona e i ragazzi sono comunque molto coinvolti.”
Tutor Elena Rausse “La Pordenone Design Week è nata sia per esigenze di territorio, quindi con l’intento di creare un’esperienza che vede lavorare insieme su temi di design aziende e studenti, ma è anche una manifestazione sociale, che tende a coinvolgere tutta la città con eventi e conferenze. Gli anni scorsi i ragazzi visitavano le aziende e le produzioni, quindi ora manca quella parte più “sociale”, di rapporti che si stringono e di amicizie che nascono tra ragazzi di diverse nazionalità. Purtroppo viene anche a mancare l’opportunità di toccare con mano il settore produttivo locale.”
Tutor Riccardo Forner “Lo scorso anno la Pordenone Design Week è stata fatta online per evidenti esigenze e anche quest’anno, nonostante tutto, ci siamo ritrovati: se i ragazzi partecipano e le aziende sono ancora decise a partecipare vuol dire che l’evento funziona”.
Design, uno sguardo al futuro
Quale sarà il ruolo del design in futuro e come sarà il mondo post pandemia?
Christian S. (studente) “Il design può essere la cura contro gli usi impropri e non adeguati di ciò che abbiamo e che possiamo sfruttare al massimo e all’infinito. Quindi, secondo me, il design avrà il ruolo futuro di curare la terra. Siamo in tanti, possiamo farcela.”
Prof.ssa Patrizia Bertolini “Il design ha un ruolo importante perché è un punto di vista particolare sulla contemporaneità e sulla società. Se gli occhi sono buoni, il design riesce a cogliere quali sono i problemi, le sensazioni e le situazioni. Inoltre, se gli occhi sono buoni il cuore è ancora migliore: attraverso il cuore e la testa si può proporre cosa fare per migliorare il mondo, per creare benessere e bellezza. A questa parte umanistica, va aggiunta la tecnica. Quindi, il design è la capacità di creare questo mondo attraverso gli occhi, il cuore, la testa e le mani. Il design è in grado di vedere lontano e creare subito: non possiamo non dedicarci al design, dobbiamo dedicarci sempre al design.”